Rinnovo dell’aria nella camera dei neonati e dei bambini: come garantire il necessario ricambio dell’aria
Garantire un sufficiente ricambio dell’aria tra le proprie mura domestiche può essere alquanto faticoso. Oggigiorno, i nuovi edifici vengono costruiti con una tenuta quasi ermetica. Anche con i risanamenti energetici viene di regola migliorata la tenuta dell’edificio esistente. In questo modo si riducono le dispersioni di energia, ma ventilare diventa alquanto difficoltoso.
Infatti, per espellere l’umidità e addirittura le sostanze nocive in misura sufficiente, è necessario il cosiddetto ricambio d’aria minimo: cioè in genere si consiglia di rinnovare completamente l’aria nelle stanze all’incirca ogni quattro ore. Solamente con l’espirazione e le esalazioni ad esempio di mobili o detergenti, può formarsi un’alta concentrazione di CO₂ e di composti organici volatili (VOC). Questo può provocare mal di testa, stanchezza, suscettibilità alle infezioni o allergie e irritazioni oculari; si tratta di un pericolo sempre in agguato, specialmente nelle camere dei neonati e dei bambini, che spesso sono quelle con la maggiore presenza di sostanze nocive.
Il ricambio dell’aria dovrebbe essere effettuato varie volte al giorno
Secondo il parere degli esperti, bisognerebbe ventilare almeno quattro-cinque volte al giorno. Ma nella realtà ciò diventa difficile da attuare. Da un lato, è difficile per molte persone cambiare le proprie abitudini, almeno fino a quando il pericolo di «aria viziata» e le sue conseguenze non si fanno sentire.
Le abitudini di ventilazione apprese in gioventù, ad esempio una volta la mattina e una volta la sera, vengono spesso mantenute anche se nel frattempo gli involucri edilizi ermetici richiedono ventilazioni più frequenti. Del resto però, una ventilazione ripetuta durante il giorno pone le persone che lavorano di fronte a una sfida difficilmente risolvibile.
Importante per la salute: un ricambio d’aria continuo.
Ricambio d’aria igienico attraverso un impianto di ventilazione centralizzato
Una tecnologia che nel frattempo è piuttosto nota e che si è affermata soprattutto nelle costruzioni di nuova generazione, è rappresentata dagli impianti di ventilazione meccanica centralizzata. Questa tecnologia garantisce un ricambio dell’aria controllato e indipendente dall’utente. Inoltre consente di ventilare con protezione acustica, recupero del calore o filtro antipolline.
Questo sistema è particolarmente indicato per le nuove costruzioni, poiché fin dall’inizio si possono pianificare sia un apposito locale per l’impianto che i condotti dell’aria da posare in tutta l’abitazione. Consigliamo comunque di tenere conto anche del consumo di energia di un impianto di ventilazione che è in funzione costantemente tutto l’anno, nonché dell’efficienza relativamente bassa di alcuni scambiatori di calore per quanto concerne il recupero di calore.
Elaborare un concetto di ventilazione
Finestre automatiche come soluzione tecnica
Gli impianti di ventilazione centralizzati sono difficili da installare in edifici esistenti durante un risanamento. Nelle case rimodernate l’installazione di un impianto di questo genere è infatti molto complessa. Già l’installazione a posteriori degli occorrenti condotti dell’aria in tutta la casa può dare un’idea della problematica.
Chiaramente a questo riguardo può essere ragionevole l’impiego di una tecnica di ventilazione alternativa, decentralizzata, ad esempio le finestre automatiche, la cui installazione è fattibile senza troppe difficoltà. Alcuni produttori consentono addirittura una elettrificazione successiva. Essendo disponibili anche soluzioni con azionamento solare e radiotelecomando, non è necessaria neanche la posa dei cavi per la corrente e il controllo.
I cicli di ventilazione raccomandati sono facili da definire e dopo la prima impostazione non bisognerà più occuparsene. Le finestre si aprono e si chiudono automaticamente. Anche per eventuali danni causati dall’acqua, niente paura: gli appositi sensori di pioggia provvedono a chiudere o magari a non aprire neanche le finestre!
Una soluzione comoda: le finestre elettriche.
Con le finestre del tutto aperte, è possibile effettuare un ricambio dell’aria completo nel giro di pochi minuti. Saranno le forze della natura a provvedere al ricambio dell’aria: la pressione del vento sull’edificio e la differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno garantiscono la ventilazione quando le finestre sono aperte. L’apporto di aria fresca è particolarmente efficace quando si aprono contemporaneamente più finestre della facciata e del tetto.
A fronte delle diverse altezze delle finestre, l’effetto della differenza di temperatura è rafforzato. E qui entra in gioco il cosiddetto effetto camino: l'aria calda viziata sale verso l’alto e fuoriesce attraverso la finestra del tetto, mentre nell’area sottostante entra automaticamente aria fresca più fredda. Poiché la gran parte del calore è trattenuta nella massa termica dell’edificio, come ad esempio le pareti, nel breve intervallo di ventilazione fuoriesce poca energia calorifica e l’aria fresca si riscalda velocemente.
Sistemi Smart Home controllati da sensori
Il ricambio d’aria automatico funziona ancora meglio se controllato da sensori attraverso sistemi Smart Home, che sono disponibili come accessori e che comandano le finestre secondo le esigenze individuali sulla base dei valori misurati dai sensori. Il sistema avverte ancora prima degli inquilini se sono stati superati i valori limite della concentrazione di Co2 o dell’umidità dell’aria e apre automaticamente le finestre.
Questi sistemi basati su sensori garantiscono un clima domestico salutare ad esempio quando la qualità dell’aria nelle camere di neonati o bambini peggiora senza che gli inquilini se ne accorgano. Le sostanze nocive vengono espulse e l’aria umida o viziata viene sostituita con aria fresca.
La frequenza di ventilazione è regolabile individualmente. Preoccuparsi di un’eccessiva dispersione di energia a causa della ventilazione nei periodi freddi dell’anno è senz’altro infondato. I sistemi di buona qualità aprono le finestre solamente fino al raggiungimento dei valori consigliati.
E comunque la presenza di un ulteriore sensore di temperatura integrato garantisce la chiusura delle finestre qualora la ventilazione dovesse durare troppo a lungo e facesse scendere eccessivamente la temperatura (p. es. al di sotto dei 16 gradi). Il comando con il sistema di sensori può essere anche disattivato qualora non si desideri l’apertura automatica delle finestre, come quando si è in viaggio.
Sia che si tratti di soggiorno, bagno, camera da letto, ufficio, camera dei bambini o cucina:
- La luce del giorno e l'aria fresca svolgono un ruolo importante per il nostro benessere in ogni ambiente
- Con le finestre per tetti giuste, potete creare la vostra oasi di benessere per migliorare la sensazione di spazio e il clima interno